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Facciamo le Frittelle di Fiori di Sambuco e di Robinia Pseudoacacia

"Per tutta la vita, gli spettacoli della Natura mi hanno fatto gioire come un bambina" Marie Curie

Facciamo le Frittelle di Fiori di Sambuco e di Robinia Pseudoacacia

Rivolta a:

Scuola dell’infanzia ultimo anno ovvero 5 anni compiuti, primaria, adulti

Periodo:

Primavera

Durata:

1 ora e mezza circa

Dove:

Giardino, AIA ‘La Chiave di Sol’ e parco P.A.N.E

Descrizione:

Passeggiata botanica nel parco P.A.N.E alla scoperta dei fiori mangerecci e delle loro proprietà, raccolta dei fiori di sambuco e di robinia pseudo-acacia secondo fioritura, ritorno in fattoria, lavaggio dei fiori e preparazione della pastella, delle frittelle e frittura in olio di semi di girasole biologico, una spolverata di zucchero a velo e buon appetito! Praticheremo foraging che non è nient’altro se non la nostra antica “alimurgia” ovvero l’alimentazione di emergenza o di urgenza, come il nome suggerisce, riproposta in chiave moderna. Il foraging fa bene anche all’ambiente ovviamente se praticato con i giusti criteri. È infatti un modo per valorizzare la biodiversità di un territorio, facendo continuare a vivere piante locali spesso dimenticate in nome di una coltivazione “scientifica” ed intensiva che ha privilegiato le specie più forti e redditizie e penalizzato quelle spontanee. È il cibo “povero”, quello che i nonni cercavano da soli nei boschi e nei prati nei periodi di carestia o semplicemente perché alcune verdure e cereali, come il grano, erano riservati alle classi ricche. Molto diffusa fino all’800 l’alimurgia (e con lei quindi il foraging) è stata riscoperta dei ricercatori moderni perché le piante selvatiche, fiori, erbe e bacche in particolare, sono ricche di fitocomplessi vegetali benefici. Quelli che la pianta usa per crescere, difendersi dalle aggressioni esterne e attrarre gli insetti impollinatori attraverso gli aromi e il colore e il gusto dei suoi frutti. Fiori commestibili, foglie e fusti, proprio grazie agli antiossidanti che contengono, hanno un’azione antinfiammatoria sull’organismo, proteggono il sistema cardiovascolare, rivelandosi veri “amici” del cuore, e riducono anche lo stress ossidativo. Come sappiamo tutti, la biodiversità nel nostro paese è un punto di forza, ed è possibile veramente trovare piante e frutti quasi ad ogni metro nei nostri campi, noi ovviamente facciamo debita attenzione a non andare in campi dove sono stati usati veleni contro gli insetti. È anche un modo per tramandare e preservare le tradizioni locali, è uno stile alimentare che negli ultimi anni si è affermato sempre di più, sospinto anche da qualche ristorante stellato, ma che al di là di qualche risvolto “modaiolo” è molto più che una semplice tendenza. Cercare e utilizzare erbe spontanee e cibo selvatico, infatti, fa bene a noi e all’ambiente e, se praticato con rispetto, è un modo per promuovere sostenibilità e biodiversità. Un laboratorio imperdibile, unico, gustoso, salutare ed indimenticabile; il modo migliore per assaporare e godere di maestra Natura e di tutti i principi attivi e delle proprietà dei fiori raccolti, non a caso le nostre amiche apine ne vanno ghiotte.

Materiali:

Fiori, farina, acqua frizzante e olio di semi di girasole biologico.

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